Resoconto sottoscrizione per la Stele a Li Lao Neng

Questa è la traduzione (un estratto) del resoconto della consegna della sottoscrizione alla stele funeraria dedicata a Li Lao Neng e allo Xing Yi Quan, fatto dal M° Georges Charles.

Ai Membri Insegnanti della Convenzione “Arts Classiques du Tao”
Agli Amici e alle Amiche

La sottoscrizione alla quale numerosi di voi hanno partecipato è stata ufficialmente consegnata da parte di Xavier Garnier allo Shifu Zhang Yulin à Shenzhou il 3 aprile scorso.
Tale sottoscrizione ha raggiunto i 6.000 euro pari a 50.000 Yuan. Ciò permetterà di riabilitare e di restaurare la pietra funeraria di Guo Yunshen (2° generazione) e di erigere una stele in cinese e in francese indicante la partecipazione della Scuola San Yi Quan e delle Arti Classiche del Tao di Francia, Italia e Québec alla fondazione del memoriale situato a Shenzhou nell’ Hebei che ha come scopo onorare lo XINYIQUAN nella persona di LI LAONENG e dei suoi successori.
San Yi Quan rappresenta dunque la quinta generazione, gli insegnanti che ho formato e riconosciuto la sesta generazione e gli insegnanti che essi hanno formato la settima generazione. Un’altro ramo è rappresentato dallo  Shifu Zhang Yulin, Maestro ereditario della quinta generazione e che ha dato origine al memoriale. Altri rami sono in via di riconoscimento.
Ciò che riguarda la nostra filiazione è stabilito come segue:

  • Li Laoneng e lo Yiquan (Prima Generazione)
  • Guo Yunshen e il Wuxingquan (Seconda Generazione)
  • Wang Xiangzhai e il Dachengquan poi l’Yiquan a partire dal 1949 (Terza Generazione)
  • Wang Zemin (Wong Tse Ming) e il Liananquan (Quarta Generazione)
  • Georges Charles (Cha Lishi) e il  San Yiquan (Quinta Generazione).
Le Scuole Associate Nei Lian, Wang Yang Ming Long Yue, Lan Long Yu Lin, La Scuola delle Tre Flessibilità... rappresentano la Sesta Generazione.

Ricevuta della sottoscrizione

Secondo la stele eretta a Shenzhou sembra, in oltre, che lo Xing Yi Quan sia stato riconosciuto nel 2008 come facente parte del Patrimonio Immateriale e Intellettuale dell’Umanità dall’UNESCO ciò, è evidente, apre altre prospettive nel riconoscimento della pratica, dei suoi insegnanti e della sua trasmissione.

Il resoconto che concerne la rimessa di questa sottoscrizione è in linea alla pagina:

http://www.tao-yin.com/nei-jia/Xingyiquan_remise_souscription1.html

Ringraziamenti.

Georges Charles.

Respirare per cambiare

Il tempo che modula la vita dell’uomo sulla terra, come già visto su un post nell’aprile del 2009, “Il tempo che ritma la vita”, è ciclico e ogni evento si ripresenta, con più o meno intensità, periodicamente. Questa ciclicità segue il susseguirsi delle “stagioni” e ogni stagione si lega a un elemento particolare: la Primavera con il Legno, l’Estate con il Fuoco e così a seguire. Il periodo che stiamo vivendo ha tutti i presupposti dell’Inverno: l’inquietudine del Metallo ha lasciato il posto alla paura dell’Acqua. Si vive giornalmente con un’ansia che si sta trasformando in timore di ciò che ci aspetterà domani. Come fare a uscire da tutto questo? Possiamo noi singolarmente cambiare questa situazione che ci porta a chiuderci in noi stessi e a trattenere il respiro?

Respiriamo! L’importanza che la nostra società dà al respiro è così misera che l’ha portata al limite dell’asfissia. Perché questa poca attenzione a una funzione fondamentale e che ci accompagna così intimamente per tutta la vita? Perché l’atto di respirare è “sovversivo”, ci rende liberi! Liberi da schemi di comportamento che ci fanno girare in tondo dandoci l’illusione di progredire. Liberi da pensieri frustranti che continuiamo ad alimentare anziché liberarcene. Quando capiremo tutto questo, la nostra vita cambierà completamente. Il respiro, che ora tratteniamo, diventerà il mezzo per superare le nostre resistenze, una preziosa guida per evolvere. Decidere di respirare la nostra storia, di aerare la nostra mente e far si che la nostra visione si chiarisca per accettare il cambiamento.

Il respiro ci informa sul modo in cui stiamo “funzionando”, e di quanto siamo “spostati” dalla nostra storia. Respirare è accogliere, accettare,… ma anche donare, scambiare o gettare e rifiutare. Diviene allora un atto di risveglio, di scelta, di consapevolezza, di trasformazione. Da inspiro a espiro il corpo esprime quella tranquillità che ci rende liberi di muoverci tra i nostri pensieri, liberi e responsabili nelle nostre azioni. Liberi di agire.

Paolo Raccagni